Carrelli per Magazzino Carrelli Picking
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Carrello Smontato Senza Ruote L=1015 mm

Carrello Smontato Senza Ruote L=709 mm

Coppia Supporti Parziali per Visual Box

Coppia Supporti Totali per Visual Box

Kit Ruote per Carrello Bin Cart

Pannello Forato/Mensola con 1 Bordo per Visual Box

Pannello non Forato/Mensola per Visual Box

Pannello non Forato/Mensola per Visual Box L=647 m

Profilo in Alluminio per Picking Box L=1011 mm

Profilo in Alluminio per Picking Box L=705 mm
Carrelli Picking
Aprire un bancale, prelevare le referenze richieste e farle arrivare in zona spedizione senza intoppi è il cuore di ogni impresa logistica. Per farlo con rapidità servono attrezzature nate su misura per il prelievo. I carrelli picking in acciaio rientrano in questa categoria: leggeri quanto basta per manovrarli con una mano, ma abbastanza solidi da sopportare turni lunghi e carichi variabili. Di seguito troverai una panoramica completa – dal telaio alle ruote, dai modelli base alle soluzioni “su misura” – che ti aiuterà a scegliere la piattaforma giusta per la tua squadra.
Cos’è un carrello picking e perché fa la differenza
Il concetto è semplice: un pianale (o più piani) montato su un telaio snello, spinto da un operatore che cammina lungo le corsie. A differenza dei classici carrelli a pianale singolo, i modelli destinati al picking integrano spalle alte, ripiani regolabili, a volte un vano cesto o un supporto per terminale RF. Risultato: lo stesso carrello ospita colli di dimensioni diverse, riduce i percorsi a vuoto e mantiene le mani libere per scannerizzare i codici a barre.
Varianti costruttive
Piattaforma fissa
La scelta più diffusa nei magazzini generalisti. Piatto in lamiera bugnata, spalla posteriore alta fino a 1 200 mm per evitare ribaltamenti. Portata tipica: 250 – 400 kg.
Piattaforma ribaltabile
Il pianale si solleva e lascia spazio a un secondo piano inferiore. Utile quando il carrello torna vuoto e deve occupare meno spazio in corsia o in rimessa.
Piattaforma scorrevole
Il ripiano superficiale corre su guide, permettendo di avvicinare le merci all’operatore senza chinarsi troppo. Può fare la differenza sui turni lunghi con picking intensivo.
Piattaforma “a cesto”
Sponde complete sui quattro lati, maglia metallica elettrosaldata. Ideale per colli irregolari o capi appesi. Versione con portello a mezza altezza per facilitare il carico.
Modelli a piani multipli
Tre o quattro ripiani con altezze diverse. Il carrello resta compatto ma raddoppia lo spazio utile. Perfetto negli e-commerce di minuteria o ricambi auto dove i contenitori a vaschetta sono la norma.
Capacità di carico e manovrabilità
– Per articoli entro i 500 kg totali, l’acciaio leggero con tubolari rinforzati è più che sufficiente.
– Ruote gommate da 125 mm scorrono bene su pavimenti lisci. Se il magazzino ha giunti o piccole rampe, meglio salire a 150 – 160 mm in poliuretano elastico.
– Sterzo a 180 ° sull’asse anteriore per gongolare negli spazi stretti; su versioni più lunghe si preferisce un timone centrale a ritorno automatico.
Ergonomia in primo piano
Il picking è un lavoro ripetitivo: pochi secondi risparmiati su ogni prelievo diventano minuti, ore, giornate a fine mese. Ecco perché conta:
Altezza del ripiano principale: intorno ai 900 mm riduce le flessioni lombari.
Maniglione in tubo Ø 30 mm: garantisce presa salda anche con guanti invernali.
Supporto per terminale RF: braccio snodato sul pannello laterale, display sempre a vista.
Predisposizione power bank: alimenta il palmare e una lampada LED senza cavi penzolanti.
Versatilità e accessori
Gli stessi telaio possono vestirsi in mille modi: ganci laterali per sacchetti di reso, mini rastrelliera per tubi, tasca portadocumenti A4, persino un telaio estraibile porta-pacchi. Chi lavora nell’alimentare installa tappeti in polietilene alimentare che si rimuovono e si lavano a fine turno; nello svapo e nell’elettronica spopolano i tappetini ESD per dissipare le cariche statiche.
Sicurezza e formazione
Un carrello ben progettato riduce gli infortuni ma non li azzera se l’operatore non sa come usarlo. Linee guida rapide:
Non superare mai la linea di carico consigliata (etichetta sul telaio).
Distribuire il peso: le scatole più pesanti vanno sempre sul ripiano basso.
In pendenza bloccare le ruote con il freno centrale prima di prelevare.
Indossare scarpe antiscivolo; guanti solo se non compromettono la presa sul maniglione.
Durata e manutenzione
Telaio e ripiani resistono anni, a patto di controllare ogni sei mesi: serraggio bulloni, stato dei cuscinetti, usura battistrada ruote. Una spruzzata di grasso PTFE su perno e forcella fa miracoli. Se una ruota si ovalizza, cambiarla subito evita sforzi inutili e vibrazioni che a lungo andare allentano i giunti.
Perché puntare su un modello dedicato invece di adattarne uno generico
Efficienza immediata: progettato per il picking, riduce i chilometri percorsi.
Sicurezza studiata: freni, sponde e ripiani bloccanti limitano il rischio di cadute di merce.
Ergonomia reale: misure tarate sull’altezza media degli operatori, manovre fluide, meno stress muscolare.
Custom rapido: il costruttore offre kit di conversione – gabbie aggiuntive, ripiani inclinati, bracci portamonitor – senza ricorrere a soluzioni artigianali.
ROI misurabile: un team che risparmia sei secondi per articolo raggiunge prima l’obiettivo giornaliero, riducendo straordinari e consumi energetici delle linee.
Come scegliere il tuo carrello picking in acciaio
Fai l’inventario dei pesi reali che circolano ogni giorno e aggiungi un margine del 20 %.
Misura la corsia più stretta: la larghezza del carrello dev’essere inferiore di almeno 10 cm.
Verifica il fondo: pavimento industriale regolare o aree esterne con ghiaia? Ruote diverse fanno la differenza.
Pensa ai futuri ampliamenti: se domani gestirai più SKU piccoli, opta per un modello a piani multipli o predisposto a ricevere divisori.
Controlla la reperibilità dei ricambi: ruote, freni, maniglie devono essere ordinabili in 48 ore.
Un carrello picking in acciaio, leggero ma tenace, non è un semplice “trasportatore di scatole”: è un moltiplicatore di efficienza. Sceglilo con la stessa cura con cui valuteresti un nuovo software gestionale e vedrai l’effetto sui tempi di evasione, sulla salute del team e, di riflesso, sulla soddisfazione del cliente finale.