Divisori cassetti

In laboratorio, in officina o nel cassetto sotto la stampante, l’ordine si gioca nei dettagli. I divisori per cassetti servono proprio a questo: separare viti da rondelle, bussole da pinze, documenti da minuteria elettronica. Li trovi in polipropilene antiurto, in lamiera zincata o nelle classiche flange ad incastro, ed è la loro combinazione che permette di modellare il cassetto sulle reali abitudini di lavoro.

Plastica per la minuteria, lamiera per gli utensili ingombranti
I “vaschetti” in PP hanno pareti sottili che lasciano spazio al contenuto e resistono a oli e solventi; perfetti per seeger, O-ring, microfuse. Con le flange metalliche, invece, dividi l’interno in due o tre comparti più ampi: cacciaviti lunghi, micrometri, punte SDS. L’altezza dei divisori segue quella del cassetto – basta misurare la luce utile e leggere la tabella del produttore per non sbagliare.

Compatibilità: molto più ampia di quanto pensi
Tutti i kit Ricomi nascono sulle dimensioni standard dei propri arredi, ma possono adattarsi a cassettini di terze parti purché larghezza e profondità coincidano. In pratica, se il tuo cassetto misura 564 × 421 mm, scegli la griglia 4 × 8 in PP o la coppia di flange da 400 mm ed è fatta. Un controllo con il calibro evita sorprese.

Quale materiale scegliere?
MaterialeVantaggiUso tipico
PP antiurtoLeggero, inattaccabile da oli, lavabile sotto acqua caldaMinuteria, ricambi elettronici, farmaceutico
Acciaio zincatoRigido, ignifugo, regge urti e carichi puntualiOfficine meccaniche, magazzini attrezzi
Lamiera verniciataEstetica uniforme con il cassetto, anti-graffioCarrelli mostra-campioni, reparti qualità

Fissi o regolabili?
Fissi: si incastrano nei bordini laterali, creano un layout permanente; ideali per cassette attrezzi a bordo linea dove ogni utensile ha il suo posto.

Regolabili: scorrevoli su griglia o micro-foratura; sposti il tramezzo in tre secondi quando cambiano le referenze.

Suggerimento: combina entrambi. Metti divisori fissi per gli ingombri ricorrenti (pinze, pistole aria) e usa listelli regolabili fra una vaschetta e l’altra per assorbire tolleranze.

Perché i divisori migliorano sicurezza e produttività
Riduci il tempo di ricerca – un cassetto mappato azzera le “pause di smarrimento” ; secondo uno studio interno Ricomi, si risparmiano fino a 12 minuti per turno.

Proteggi gli utensili – punte e frese non si toccano ; meno scheggiature, maggiore precisione di taglio.

Controllo visivo immediato – un colpo d’occhio rivela cosa manca, utile per il metodo Kanban e per i conteggi inventariali.

Montaggio in tre mosse
Pulisci il fondo del cassetto: grasso e trucioli compromettono l’aggancio.

Posa la griglia di base o le flange laterali seguendo la squadratura.

Inserisci i tramezzi partendo dal retro verso l’operatore: così gli spigoli “spingono” in avanti eventuali tolleranze.

Niente trapani né viti: tutto a pressione. Per smontare basta sollevare il listello con un cacciavite piatto e ricominciare.

Dove si usano di più
Automotive: kit riparazione freni, boccole ABS, sensoristica.

Precisione meccanica: calibri, anelli di riscontro, chiavi dinamometriche tarate.

Alimentare: ugelli dosatori, guarnizioni food grade (qui domina il PP lavabile).

Elettronica: resistenze, connettori, cavetteria micro-USB.

Come scegliere in tre domande
Che cosa deve contenere il cassetto? Se pesa, vai su lamiera; se sporca di grasso, su PP.

Serve layout fisso o variabile? Produzione ripetitiva → divisori fissi. Prototipazione → regolabili.

Quanti millimetri hai di altezza utile? Misurali e confronta con il profilo L dei tramezzi.

Per riassumere: spendere qualche euro in divisori su misura vuol dire trasformare un cassetto caotico in un inventario immediato. Meno tempo speso a frugare, utensili protetti e un banco che fa bella figura davanti al cliente. In officina, laboratorio o reparto picking, la differenza si vede già dopo la prima settimana di utilizzo.